Il sondaggio dell’Eurobarometro ha rivelato un interesse inaspettato nel dibattito sul futuro dell’Unione europea.
La cittadinanza dell’UE vuole essere coinvolta nella prossima conferenza sul futuro dell’Europa. Il forum incentrerà il dibattito sulla riforma dell’UE e sarà avviato a maggio, secondo un accordo raggiunto la scorsa settimana dalle principali istituzioni dell’UE.
Il novantadue per cento degli intervistati in un sondaggio dell’Eurobarometro ha affermato che le voci dei “cittadini comuni” devono essere prese maggiormente in considerazione quando si prendono decisioni relative al futuro dell’Europa. Sei europei su dieci hanno affermato che la pandemia di Coronavirus ha permesso loro di riflettere sul futuro dell’UE.
Verso una politica sanitaria comune?
A un totale di 27.034 persone provenienti da tutti i 27 Stati membri dell’UE sono state poste le stesse domande da diverse entità. L’indagine è stata effettuata tra ottobre e novembre 2020. Pertanto, non tiene conto delle recenti discussioni sul modo in cui l’UE gestisce l’approvvigionamento di vaccini.
Published today ✨ Joint survey @EU_Commission @Europarl_EN Future of Europe
Respect for democracy, human rights and rule of law is seen as the EU’s main asset #FutureofEurope
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— Eurobarometer (@EurobarometerEU) March 9, 2021
Tuttavia, i risultati sono chiari: un numero significativo di europei desidera che l’UE sviluppi una politica sanitaria comune (32%), che investa di più nella ricerca di una cura o vaccino contro il Covid-19 (30%) e che stabilisca una strategia europea per affrontare crisi simili in futuro (26%). In misura minore, i cittadini intervistati hanno affermato di volere che Bruxelles investa più risorse nell’economia (18%), che imponga controlli più severi alle frontiere esterne dell’UE (18%) e che garantisca la presenza di scorte di attrezzature mediche. Meno del 10% degli intervistati ha affermato che il principio della libera circolazione delle persone tra gli Stati membri dell’UE dovrebbe essere rivisto.
In merito alla conferenza sul futuro dell’Europa, tre quarti hanno espresso la speranza che l’evento, che inizierà il 9 maggio, abbia un impatto positivo sulla democrazia dell’UE e che ne possa costituire un progresso. Una netta maggioranza ha sostenuto questa prospettiva in ogni Stato membro dell’UE.
La metà degli intervistati ha affermato che dovrebbero essere coinvolte attivamente persone di tutti i ceti sociali e quasi la metà ha affermato che i giovani in particolare dovrebbero avere un ruolo importante nell’evento. In misura molto minore, i cittadini desiderano il coinvolgimento di interessi aziendali o di altre organizzazioni consolidate a livello dell’UE o nazionale. Un numero sorprendente di intervistati (51%) ha dichiarato di voler essere coinvolto personalmente nella conferenza; in particolare, gli intervistati irlandesi hanno mostrato un grande entusiasmo (81%), seguiti dai belgi (64%), i lussemburghesi e gli sloveni (entrambi 63%).
Democrazia, diritti umani e Stato di diritto: i valori chiave dell’UE
Alla domanda su quali fossero i principali aspetti positivi dell’Unione europea, il 32% degli intervistati ha menzionato il rispetto dell’Unione per la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto, mentre il 30% ha posto l’accento sul suo essere una potenza economica, industriale e commerciale.
Il rispetto per la democrazia, i diritti umani e lo Stato di diritto si è classificato come il valore più importante dell’UE in 14 paesi su 27. Questa opinione si è rivelata particolarmente condivisa tra i cittadini svedesi: il 58% degli intervistati ha considerato questo elemento di estrema importanza. La potenza economica, industriale e commerciale dell’UE si è classificata come fattore più importante in nove paesi, soprattutto nel nord-est del continente: in Finlandia (45%) e in Estonia (44%).
Il cambiamento climatico è stato individuato come principale sfida globale avente un impatto significativo sul futuro dell’UE, con quasi un intervistato ad aver dato questa risposta.
La seconda e la terza questione maggiormente quotate (a detta di percentuali simili di intervistati) sono il terrorismo (38%) e i rischi per la salute (37%). Migrazione e sfollamento sono arrivate al quarto posto (27%).
Alla domanda su quale fosse il modo più efficace per garantire che la voce dei cittadini fosse ascoltata, davanti a una serie di possibili risposte più della metà degli intervistati ha indicato il voto alle elezioni del Parlamento europeo. Tuttavia, vi è un gran numero di risposte che chiede che venga data più voce in capitolo ai cittadini sulle decisioni relative al futuro dell’Europa. Del 92% degli intervistati ad aver affermato di ritenere che la voce dei cittadini dell’UE debba essere presa maggiormente in considerazione, il 55% ha dichiarato di essere “totalmente d’accordo”, mentre il 37% “tende ad essere d’accordo”.
Priorità: tenori di vita equivalenti e maggiore solidarietà tra i paesi dell’UE
Agli intervistati è stato chiesto di valutare i possibili sviluppi che vorrebbero vedere. In cima alla lista ci sono “Avere tenori di vita equivalenti” (35%) e “Maggiore solidarietà tra gli Stati membri” (30%). Circa un quarto degli intervistati ha affermato di voler dare la priorità all’armonizzazione dei sistemi educativi e allo sviluppo di una politica sanitaria comune.
EU-wide survey shows Europeans support the launch of the Conference on the Future of Europe.
It creates open, transparent, public forum structured around issues that matter to them.https://t.co/A9JVrj5ojK pic.twitter.com/L8V39XysVT
— Jaume Duch (@jduch) March 9, 2021
Questa è la 500esima indagine dell’Eurobarometro condotta dall’UE. Il sondaggio è stato commissionato congiuntamente dalla Commissione europea e dal Parlamento europeo ed è stato condotto faccia a faccia e integrato con colloqui online, laddove richiesto dalle esigenze legate alla pandemia.
Autore: Michael Thaidigsmann